LANCIA BETA Coupé

L’ultima vera Lancia

Lancia Beta Coupé

LANCIA BETA Coupè:

L’ultima vera Lancia

Lancia Beta 1300 Coupé

SCHEDA TECNICA

CORPO VETTURA: Coupè – 2 porte – 4 posti

DIMENSIONI:  Lunghezza: 3995mm –  Larghezza: 1650mm  –  Altezza: 1285mm 

PASSO: 2350mm  DISTANZA MINIMA DAL SUOLO: 135mm

CAREGGIATE: Anteriore 1406mm – Posteriore 1392mm

PESO IN ORDINE DI MARCIA:  980Kg*

Motore

Posizione:   

Anteriore Trasversale 

Architettura:

4 cilindri in linea

Cilindrata:

1297cc       

Caratteristiche:

inclinato all’indietro di 20°

Distribuzione:

Tramite Cinghia dentata – Doppio albero a camme in testa – A valvole con interposizione di bicchierini

Carburazione:

A doppio corpo 

Accensione:

A spinterogeno; distributore d’accensione Marelli S 147 CX e rocchetto d’accensione Marelli BES 200 A (oppure Klitz O.E.M. G 37 o Bosch K12 V)

Cavalli/Kw:

82 / 60 *  

Coppia max:

107,9 Nm a 3300 giri/min*  

Emissioni:

Euro 0

 

Prestazioni

Velocità massima:

165 km/h*

Accelerazione:

0-100 coperto in 13,2**

0-1000 mt:

35 sec**       

Cambio

Tipologia:

Manuale

Rapporti:

5 rapporti sincronizzati.

 

 

*  Dati forniti da Lancia (nello specifico dichiara oltre i 165 ma senza precisazioni)

** Dati ricercati su riviste specializzate perché non forniti dalla casa madre

N.B: Dati riferiti all’auto nuova di fabbrica

Tipologia e Collocazione Storica

Tipo di auto:

Coupé elegante

Collocazione temporale:

Auto d’epoca  – Prodotto dal 1972 al 1984

Valore attuale di mercato:

Relativamente basso rispetto ad Alfa Romeo analoghe          

Rivalutazione futura:

Certa a nostro avviso: negli ultimi anni il valore è in continua crescita. Nell’ultimo quinquennio alcuni esemplari hanno duplicato il loro valore

Reperibilità sul mercato:      

Media, ma sono sempre più rari gli esemplari conservati ed unico proprietario. Con la riscoperta di questo coupé anche da parte delle riviste specializzate avvenuta solo nell’ultimo periodo, si trovano sul mercato esemplari completamente restaurati che però si avvicinano a quotazioni da doppia cifra.

Reperibilità ricambi:

Dipende dal ricambio: i materiali di consumo sono ancora facilmente reperibili, invece  per ciò che riguarda i carrozzeria e soprattutto gli interni i ricambi sono sempre più rari e costosi.

Usabile tutti i giorni:

SI 

Attuale nell’uso:

SI

Adatta a lunghi viaggi:

Con manutenzione meccanica correttamente eseguita ad intervalli regolari e magari con soste per dare “respiro” al motore si può viaggiare in tranqullità.

Optional a cui rinunciare:

Nessuno di indispensabile su questo tipo di auto – la 1300 (e le altre) poteva avere anche l’aria condizionata di serie: optional molto raro e ricercato dai collezionisti

Da collezione:

SI, soprattutto le prime serie con la dicitura “1300” e non “Beta” e le versioni con abbinamenti colori più rari.

Necessità di manutenzione:

Partendo da una base meccanica ben conservata e seguita nel tempo basterà l’ordinaria manutenzione per molti anni ancora. Molto importante la condizione del sistema di raffreddamento.

Da il meglio di sé:

       Durante le passeggiate in relax, ma tra le curve…

      Grazie al baricentro basso, la leggerezza della vettura e l’ottimo sistema di sospensioni garantisce un’ottima tenuta di strada anche nella guida più allegra.

       Riesce a mantenere una buona condizione di confort in tutte le situazioni ed essere sempre facilmente gestibile.

      Suono del motore  molto piacevole, specialmente nelle ripartenze da fermo. 

Sicurezza:

La dotazione dell’epoca non prevedeva grandi optional per la sicurezza, ma su questo modello troviamo già lo stato dell’arte del periodo, e precisamente:

     4 freni a disco sulle 4 ruote, trasmissione idraulica a pinze oscillanti. Circuito sdoppiato con Sistema Superduplex con due circuiti idraulici indipendenti: uno collegato alle pinze dell’asse anteriore, l’altro (circuito misto) collegato sia alle pinze anteriori che posteriori con correttore di frenata che regola l’azione frenante in funzione del carico gravante sugli assali.

      Cinture anteriori con pretensionatore meccanico

       Poggiatesta su tutti i sedili

Tenuta di Strada:

La Lancia Beta Coupé ha un’ottima tenuta di strada, soprattutto se paragonata ad altre vetture dell’epoca. Lancia aveva dotato la 1300 coupé come tutte le Beta di un sistema di sospensioni a ruote indipendenti con bracci triangolari inferiori oscillanti, montati telescopici (che incorporavano gli ammortizzatori idraulici) molle ad elica, barra stabilizzatrice e tamponi paracolpi in gomma. Al posteriore invece la barra stabilizzatrice aveva funzione anche di reazione longitudinale, questo permette alle vettura di essere agile ma ben incollata alla strada in tutte le situazioni.

Perché Comprarla:

      Prezzi ancora abbordabili, gli esemplari migliori si stanno rivalutando di mese in mese.

      Linea da vera coupé. Sempre più apprezzata con il passare del tempo.

      Design molto ben riuscito e firmato Castagnero: lo stesso che disegnò la mitica Lancia Fulvia.

      Motore robusto che ha fatto la storia: il bialbero Lampredi.

      Interni di classe e con materiali che all’epoca si trovavano solo in auto di segmenti superiori.

      L’ultima vera Lancia: anche se questo progetto iniziò quando Lancia fu acquistata da FIAT fu interamente progettata dai tecnici Lancia nello stabilimento di Chivasso. Anche i motori, seppur di origine FIAT, venivano modificati da Lancia e costruiti in proprio nello stabilimento Lancia di Torino.

Difetti:

       Carrozzeria facilmente deperibile. La storia degli acciai di scarsa qualità usati da Fiat negli anni 70/80 ne rende di questa vettura il difetto più grande, soprattutto per i primi esemplari per i quali sembra sia stato addirittura omesso il trattamento antiruggine.

       Il cruscotto è molto delicato e tende spesso a crepare: trovare esemplari senza questo difetto fa risparmiare parecchio tempo e denaro. 

       La leva del cambio tende ad impuntarsi per un problema molto diffuso alle boccole, facilmente deperibili perché in plastica di scarsa qualità.

       Carburazione: diversi appassionati riscontrano difficoltà di regolazioni o perdite ai carburatori Weber.

       Insonorizzazione abitacolo abbastanza scarsa

       Fruscii aerodinamici alle alte velocità.

Quale Preferire:

La Lancia Beta Coupé VX per chi cerca le prestazioni, la 1800 per chi vuole la rarità e le prime 1300 per chi cerca l’auto di sicura rivalutazione. 
In realtà, noi di AutoYears non ci sentiamo di consigliare un modello in particolare, visto che non sono tanto le motorizzazioni che caratterizzano lo stile della vettura, bensì le condizioni di conservazione/restauro, che invece sono fondamentali, soprattutto per quanto riguarda la carrozzeria ed il sottoscocca. Purtroppo la ruggine è all’ordine del giorno, quindi trovare un esemplare in ottime condizioni non è facile, ed anche se può sembrare poco attraente un esemplare costoso, un ottimo conservato in realtà sarebbe sempre da preferire, specialmente se siete dei privati.

Diverso è il discorso per i professionisti, infatti si possono trovare esemplari da restaurare a cifre irrisorie, essendo la Lancia Beta una vettura che per diverso tempo è rimasta nel dimenticatoio degli appassionati, ma quasi certamente dovrete poi fare i conti con la ruggine, e non è sempre semplice, se non siete addetti ai lavori.
Per quando riguarda il motore, il bialbero Lampredi porta con se la fama di motore solido ed instancabile in tutte le cilindrate, solo per la versione 2000 nelle prime serie veniva segnalata qualche difettosità. Diverso invece il discorso sulla carburazione che ha portato diverse noie per i carburatori Weber, quindi se l’esemplare che ci interessa dovesse montare questo tipo di carburatore assicuratevi del buon funzionamento.
Per il resto, rimane l’ultima vera coupé Lancia costruita a Chivasso. 

Commenti

  • Nicola
    8 Settembre 2021 alle 20:03

    un marchio eclissato da Fiat , ridotto a fare delle Y prettamente per il pubblico femminile , nel resto dell’Europa non se ne vedono e non se vendono.
    Quando Si vedono certe auto in giro ce anche un immagine di ingegnieri Lancia e Operai a completare l’opera, chissà se un giorno rivedremo Lancia rinascere da persone competenti e rispettosi del Passato Lancia.

    • AutoYears
      13 Settembre 2021 alle 12:47

      Buongiorno Nicola,
      Grazie per l’interesse dimostrato per il nostro articolo.
      Scusa del ritardo con cui scrivo, ma la partenza del sito ci sta impegnando non poco…
      Ci tenevo però a dirti che anche noi condividiamo gran parte del tuo pensiero in proposito, e non solo per quanto riguarda Lancia, ma anche per altri marchi italiani e non, che nel passato hanno dato molto al mondo dell’auto.
      Purtroppo ormai il contenimento dei costi, le economie di scala, le acquisizioni e non ultime le (almeno queste per scopi utili anche a noi utenti!) norme sui crash test, hanno ormai limitato la fantasia dei designer, anche se non possiamo ritenere queste “scuse valide”, ovviamente.
      Lo scopo per cui abbiamo creato questo sito è , per certi versi, anche questo: siamo convinti che a volte, uno sguardo al passato ed alle sue eccellenze, sia un ottimo spunto per migliorare il futuro…
      Ci auguriamo quindi che presto Lancia (ma anche Fiat stessa, Alfa già un pò lo sta facendo) si ricordino del loro glorioso passato ma soprattutto del suo significato, e ritornino a costruire QUELLE macchine che ci facevano sognare…

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