AUTO STORICHE: Finalmente una buona notizia!

AUTO STORICHE:

Finalmente una buona notizia!

Comunicato ASI

Ci sono voluti quasi tre anni dalla legge 178 del 20 dicembre 2020 ma, anche se dopo tutto questo tempo la cosa sembrava come al solito, non avere séguito, arenata nei meandri della solita scrivania del Legislatore di turno, beh questa volta invece, è stato emesso il relativo Decreto Attuativo (che determina, tra l’altro, l’importo del “contributo” necessario) da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, firmato il 4 agosto e che è stato già pubblicato in Gazzetta Ufficiale , che diverrà operativo dopo una sessantina di giorni.

 

Stiamo parlando della possibilità di ottenere la targa “originale” per i veicoli di interesse storico e collezionistico, cioè di potere targare il proprio veicolo con una targa analoga a quelle utilizzate nel periodo di costruzione del veicolo stesso e valida a tutti gli effetti perché rilasciata direttamente dalla Motorizzazione.

 

Tale novità, riveste un particolare interesse per il collezionista, che può finalmente ristabilire la completa originalità dei propri veicoli, in quanto la targa originale fa parte integrante dello stesso.

Ricordiamo infatti, che fino ai primi anni ’90, era d’obbligo sostituire la targa di un veicolo nel caso in cui si spostasse la propria residenza anagrafica in una provincia diversa, o semplicemente se l’auto acquistata usata, avesse avuto targa di altra provincia rispetto, sempre, alla residenza del proprietario, quindi trovare auto con alcuni decenni sulle spalle e la targa di prima immatricolazione, non era cosa scontata.

Anzi, generalmente, in fase di acquisto di una vettura storica, il fatto di trovare ancora appiccicata la targa di prima immatricolazione, era considerato un plus non indifferente…

 

Con questo Decreto Attuativo invece, sarà possibile richiedere la targa originale per tutti i veicoli di interesse storico e collezionistico provvisti di relativo certificato, siano essi radiati d’ufficio o per esportazione, reimmatricolati o di origine sconosciuta.

Legge-Comma 696

Certo che tutto questo avrà un costo, irrisorio per macchine di un certo pregio e di valore elevato, ma decisamente importante per la maggior parte delle vetture classiche più vendute: parliamo infatti di 549 Euro per le autovetture e di 274,5 euro per motocicli e varie, a cui bisognerà sommare il costo delle pratiche se ci si rivolge ad un’agenzia e presumo, altre spese marginali non specificate, quali bolli, ecc.

 

Considerando che per noi di AutoYears il fatto di essere un appassionato di auto storiche o il desiderio di possedere semplicemente l’auto che ci ha fatto guidare il nonno, non è strettamente legato alle proprie possibilità economiche, tante auto interessanti potrebbero costare poco più una decina di migliaia di euro (ad esempio, mi viene da pensare a un bel GTI degli anni ’90): in questo caso stiamo parlando di circa il 7-10% oltre al prezzo della vettura, che non è assolutamente poco…

 

Comunque la buona notizia resta nel fatto che, dopo continue mazzate al settore (chi non si ricorda della storia dei bolli??) finalmente lo Stato si preoccupa di come valorizzare il motorismo storico italiano.

Confidiamo che questo segni un deciso cambio di passo e sia solo il primo di una serie di provvedimenti atti a stimolare il settore.

 

Qui abbiamo inserito alcuni documenti che vi aiuteranno a capire più in dettaglio ciò che dice il nuovo decreto.

 

Un saluto dallo Staff di AutoYears.

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